L'azienda
Storia della famiglia
È dal lontano 1947 che il capostipite di questa famiglia fondò il primo frantoio con mezzi rudimentali ma supportato dal duro lavoro manuale dei suoi collaboratori. Oggi, a distanza di quasi ottanta anni, i suoi discendenti grazie all’esperienza genitoriale hanno trasformato quel primitivo frantoio in una grande industria olearia all’avanguardia.
Ma fu un quarto di secolo dopo, e precisamente nel 1972 che il primogenito del fondatore, Francesco Lamonarca, animato da uno spirito trasformista dei prodotti della terra, e con il successivo aiuto dei suoi due fratelli, istituì la nostra azienda vinicola. In essa ognuno svolge un proprio ruolo contraddistinto e ciò porta alla più stretta collaborazione.
La storia prosegue con il subentro della nuova generazione che porta avanti l’operato famigliare seguendo la tradizione enologica pugliese, senza mai trascurare l’innovazione.
Il territorio
“Inde rubos fessi per venimus.”
La nostra azienda è ubicata nella ridente cittadina citata dal poeta latino Quinto Orazio Flacco nel memoriale del suo viaggio da Roma a Brindisi.
Ruvo di Puglia, una zona collinare e fertile ai piedi dell’Alta Murgia, ma nello stesso tempo sovrasta il mare che è ben visibile dalla parte più alta. Città d’arte, in cui si trova anche il museo Nazionale Jatta, che ospita una prestigiosa collezione archeologica.
La posizione geografica con un clima mite d’inverno dovuto alla brezza marina e fresco d’estate dovuto alla sua altitudine, rendono il nostro paese una zona vocata all’enoturismo.
Sostenibilità
Quando fare vino e olio fa bene al pianeta
Una scelta sostenuta con energia: chi lavora da sempre con i frutti della terra, non può che dimostrarle la propria gratitudine facendo di tutto per tutelare il suo ambiente. Ed è quello che fa la nostra azienda, a partire dai tetti dello stabilimento, dotati di diversi impianti fotovoltaici di ultima generazione per la produzione di energia solare.
I nostri vini, poi, si impegnano a ridurre l’impatto ambientale attraverso la scelta del giusto tappo. Quelli utilizzati nelle bottiglie dei vini Cinquefoglie sono al 100% riciclabili e composti da materie prime rinnovabili, poiché derivano da polimeri vegetali a base di canna da zucchero coltivata in modo socialmente responsabile, senza impatti sulla catena alimentare, e sono prodotti con processi di fabbricazione sostenibili che sfruttano energia rinnovabile.
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